Esplorare la Giordania a due mesi dal 7 ottobre solleva naturali dubbi: “Correremo rischi? Ci saranno problemi?” Tuttavia, nulla potrebbe essere più infondato, considerando non solo la distanza oggettiva dalle zone di conflitto, ma soprattutto la scoperta di un paese tranquillo e neutrale.
Abbiamo deciso di fidarci, e ciò ci ha regalato un’esperienza tanto esclusiva quanto rara nel mondo dei viaggi oggi. Queste sono le emozioni che hanno caratterizzato i luoghi che abbiamo visitato in questo viaggio.
Ci siamo immersi nella magia del deserto di Wadi Rum, abbiamo dormito in una bolla trasparente, con la luna e le stelle a illuminare la notte in un silenzio sconosciuto. All’alba, le mongolfiere hanno solcato il cielo sopra le rocce rosse e le dune di sabbia…
Uno spettacolo che va visto per capirne la bellezza.
Abbiamo visitato Petra, l’icona giordana per eccellenza: siamo rimasti affascinati sin dall’inizio del Siq e abbiamo attraversato i suggestivi 1200 metri che conducono a Petra, emozionati nell’attesa di vedere lo spettacolo che ci è apparso all’improvviso, dopo l’ultima curva, la meraviglia del celebre Tesoro, la facciata scolpita più famosa al mondo… senza parole!
Abbiamo fatto una sosta lungo le rive del Mar Morto, coperte di bianchi cristalli di sale che brillano al sole.
Abbiamo vissuto la spiritualità del Monte Nebo, legata alla storia religiosa di Mosè, e Jerash, splendida testimonianza dell’epoca bizantina ottimamente conservata.
Un viaggio è anche il piacere di scoprire usi e costumi locali, e noi non ci siamo fatti pregare! Memorabili le cene in una casa beduina o in ristorantini dove il menù è solo in arabo, mangiando cibo delizioso rigorosamente con le mani, accolti da un’ospitalità d’altri tempi… sono immagini che mi terrò strette per sempre.
Questo viaggio avrà un posto speciale nel mio cuore, così come speciali sono le persone con cui l’ho condiviso.
Claudia e Claudia, Cri, Mi, Ale, Uld